mercoledì 3 luglio 2013

L'Inferno

Molte forme ha avuto l’inferno. Dante lo ha descritto come una cavità nella terra suddivisa in gironi. Per il Dio della Guerra Kratos, invece, rappresentava un labirinto ogni volta di forma diversa. Nell’immaginario collettivo, tuttavia, viene rappresentato sempre come un luogo tetro, ricoperto di fuoco e di diavoli intenti a martoriare le povere anime dannate. Ebbene, nessuna di queste interpretazioni è esatta. L’inferno esiste, nella vita di tutti i giorni e con diverse forme: il malato terminale costretto a letto in una stanza d’ospedale, il disoccupato con una famiglia alle spalle, il pazzo che ha smarrito la ragione, il disabile su di una sedia a rotelle, il soldato in guerra, il bambino in mezzo alla povertà…. tutti loro vivono un proprio ‘inferno’. E poi ci sono io. Io che, quando vedo lei, vengo risucchiato in quel mio inferno. Quell’inferno dove i diavoli, quando mi vedono… piangono.

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