mercoledì 27 gennaio 2016

Life is Strange


Ho da poco finito Life is Strange e devo dire che è stata un’esperienza bellissima, che sa appassionare e, soprattutto, riflettere. Senza fare spoiler, questo gioco ha rafforzato l’idea che ho sul Destino: esso esiste e ha già definito la nostra vita, in ogni sua sfumatura. Noi abbiamo solo l’illusione della scelta e, se qualcosa non va come vorremmo, le cose sono due: o lasciamo perdere completamente o ci intestardiamo finché non riusciamo a volere ciò che vogliamo. Ma se non è Destino, non è Destino e quindi ci rinchiudiamo in questa illusione, in questa fantasia che crediamo di poter superare, ci impegniamo e facciamo di tutto perché le cose assumano un altro verso, quello a noi più consono. Ma, come la protagonista del gioco impara a proprie spese, è tutto un bluff. Ogni scelta, ogni azione, ogni energia spesa per raggiungere il nostro scopo, verrà inevitabilmente polverizzata. Questo perché non è quello che il Destino ha scelto per noi. La scelta quindi è: rimanere in un loop illusorio o arrendersi ed accettare il nostro Destino? E a che prezzo? Davvero siamo così forti da arrenderci? O davvero siamo così ostinati, quasi viziati, da non voler mollare? Ne vale davvero la pena?
Su di una cosa però non c’è il minimo dubbio: la vita è strana.

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