mercoledì 13 agosto 2014

Buonanotte

Vorrei augurarti la buonanotte, a te che sei il mio piccolo Tesoro.

Vorrei augurarti la buonanotte, scrivendoti un dolce e tenero messaggio.

Vorrei augurarti la buonanotte, per sentire la tua bellissima voce prima di andare a dormire.

Vorrei augurarti la buonanotte, per impedire agli incubi di molestarti.

Vorrei augurarti la buonanotte, per farti essere il mio ultimo pensiero prima che la giornata sia finita.

Vorrei augurarti la buonanotte, mandandoti un bacio mentre siamo in videochiamata su skype.

Vorrei augurarti la buonanotte, abbracciandoti mentre siamo sdraiati nel letto, avvolti nelle coperte in inverno o seminudi con il caldo d'estate.

Vorrei augurarti la buonanotte, mentre ti fisso in quei begli occhi scuri e profondi in cui adoro immergermi.

Vorrei augurarti la buonanotte e vedere le tue labbra che si muovono e mi rispondono, ma che non riuscirei a comprendere perché confuso e paralizzato dalla tua bellezza.

Ma, più di ogni altra cosa, desidero che la mia buonanotte possa arrivarti, uno di questi giorni...

venerdì 1 agosto 2014

La mia anima gemella

Il seguente testo è un'opera di fantasia partorita dalla malsana mente del sottoscritto. Ogni riferimento a persone, luoghi, fatti è puramente utopico. Se mai questa persona dovesse esistere e dovessimo legarci, l'universo cesserebbe di esistere avendo creato un paradosso.
Il seguente testo contiene molti riferimenti nerd, se non capite non preoccupatevi: siete sani.

È sera. Una ragazza dopo una lunga giornata di lavoro, decide di rilassarsi nel suo appartamento. Qualche snack, qualche bibita gassata, pc, smartphone e console nella sua stanzetta poco illuminata. Un po' di sano relax se lo merita dopo aver sbattuto la testa sul codice di un programma per 9 ore. Un violino buttato sul letto insieme ad alcuni spartiti. La ragazza lo guarda e pensa: "cavolo, è da tanto che non studio musica... ma c'è questo gioco che mi ha preso davvero tanto!". È davanti al pc a controllare le ultime notizie, roba nerd come suo solito. Ogni tanto si gira in direzione del violino ed esclama: «Non guardarmi così! Anche il piano di là mi ha guardata male quando sono passata. Non... non è colpa mia. Capitemi! Sto giocando a Xenoblade...». Finito il giro di news, ecco che si appresta ad accendere il Wii e a giocare a Xenoblade Chronicles. Lo Smartphone vicino a lei per essere sempre connessa con il mondo. "Certo che Shulk giocabile nel nuovo Smash Bros ci starebbe da dio!" pensava mentre giocava.

Passano i mesi e finalmente esce Smash Bros per 3DS. Lo compro al lancio ovviamente e mi ci perdo completamente. Arriva il Lucca Comics. Me ne vado in giro a cercare ignari sfidanti da massacrare. Sì perché me la cavo piuttosto bene a Smash Bros. Ed ecco che incontro questa ragazza. Carina, molto carina e.... gioca a Smash Bros? "Sicuramente gliel'avrà regalato il ragazzo ed utilizzerà personaggi come il Villager o la WiiFit Trainer... la massacrerò in 2 secondi" pensavo tra me e me. Inizia lo scontro, ha preso Palutena. "Strano, saprà almeno chi è o l'ha presa solamente per il suo aspetto", pensai. Lo scontro procede inaspettatamente.... "Mi sta tenendo testa!?". La guardo, impegnata a giocare senza distrarsi. "Eppure è lei che gioca, non è nessun altro. Non è possibile!". L'incontro finisce, riesco a vincere per pura fortuna. Lei si complimenta con me e chiede una rivincita. Ci appartiamo in un luogo più tranquillo e ci mettiamo seduti. Facciamo un incontro. Poi un altro. Un altro ancora. Ridiamo e scherziamo. Chiacchieriamo allegramente come fanno due vecchi amici. La cosa mi stupisce visto che l'ho incontrata solamente qualche ora fa. Ed io non mi apro in questo modo con chi non conosco bene!
Dobbiamo separarci per continuare i nostri giri, ma decidiamo di incontrarci il giorno dopo. Ci scambiamo i numeri di telefono ed i contatti di facebook. Tempo 5 minuti e ci riempiamo le rispettive bacheche di "mi piace". Abbiamo dei gusti SPAVENTOSAMENTE simili. Non solo i gusti, ma anche il modo di pensare, il carattere, i modi di fare.
Ci rivediamo una volta. E poi un'altra. Ed un'altra ancora. Stiamo bene, benissimo insieme. Oserei dire che siamo fatti l'uno per l'altra. Abitiamo distanti è vero, ma ciò non ci frena minimamente, anzi, ci da la forza per continuare a volerci. Entrambi abbiamo la maturità e la forza necessaria per intraprendere una relazione a distanza. Una relazione a distanza che va avanti da 5 anni. Finalmente lei riesce a diplomarsi al conservatorio come pianista e violinista. Io sono riuscito ad avere un po' di stabilità ed esperienza nel lavoro. Ora lei dovrà iniziare a fare concerti e saggi in tutto il mondo. Un musicista agli esordi non può davvero sperare di trovare un lavoro soddisfacente qui, in Italia. Deve trovare la sua fortuna all'estero.
Sembrerebbe un addio..... E INVECE NO! Decido di lasciare il mio lavoro. Ho una piccola fortuna messa da parte in tutti questi anni, volevo usarla per me e per lei... e così farò. La seguirò anche in capo al mondo se necessario, staremo insieme e mentre lei si esibirà negli auditorium e nei teatri di tutto il mondo, io farò dei lavoretti dove capita oppure online, grazie alla rete. I primi anni sono stati duri: lei senza esperienza ma con tanta voglia di fare, non viene comunque presa. Io con esperienza ma con problemi con le lingue, non riesco ad ingranare. Entrambi siamo delusi e stressati.... ma questo non ci ha allontanati, TUTT'ALTRO! Siamo sempre molto uniti, quasi una cosa sola. Ci spalleggiamo e sosteniamo a vicenda, continuiamo ad andare avanti, insieme.
Finalmente arriva la prima vera prova per lei: un piccolo concerto. Lei avrà anche una parte da solista. È il grande giorno. Sale sul palco ed inizia a suonare. Legato alla stecca del violino, c'è un piccolo portachiavi che le regalai anni fa, un portachiavi con il logo di Smash Bros. Il concerto è andato benissimo e lei ha suonato divinamente. Da quel giorno iniziarono ad arrivare moltissime richieste. Anche io riuscii a finire un'applicazione per android che andò piuttosto bene.
I successivi 10 anni li abbiamo passati così, sempre di corsa da un Paese all'altro, senza mai fermarci. Ma anche senza perdere la nostra passione ed il nostro amore. Decidiamo quindi, io a 43 e lei a 38 anni, di fermarci e stabilirci da qualche parte. Decidiamo di tornare nel nostro Paese d'origine, l'Italia. È lì che è iniziato tutto ed è giusto che sia lì a finire. Compriamo una casa a Roma, una bella casa con tanto di giardino. Abbiamo un cane e dei gatti. Decidiamo di avere un figlio o anche due. Finiamo per averne tre: due maschi ed una femmina. Per i nomi siamo stati d'accordo: i primi due sono Luca e Valentina, gemelli. Luca è quello che è uscito per primo. Due anni dopo abbiamo avuto anche Francesco. Tutti in perfetta salute, anche se li abbiamo avuti abbastanza tardi. Lei non ne ha risentito minimamente. I nostri figli crescono bene, con una sana educazione che comprende il rispetto degli altri, ma anche il farsi rispettare (questo lo hanno ripreso dalla madre).
In passato abbiamo avuto delle brutte, bruttissime esperienze, ma ora sembra che le cose si siano riequilibrate. Finalmente.
Siamo una famiglia felice.

Che si sia avverato il desiderio espresso sentendo questa canzone?