venerdì 10 maggio 2013

A cosa stai pensando ultimamente? (Ask.fm)

"A cosa stai pensando ultimamente" chiese la madre al suo giovane figlio.
Lui era lì, davanti alla finestra, ad ammirare la pioggia che scendeva inesorabile. Stava piovendo incessantemente da giorni oramai, ed il ragazzo passava le giornate davanti alla finestra.
"A niente di particolare mamma, mi piace solamente guardare la pioggia"
"Posso capire che ti stia annoiando, con questo tempaccio non si può certo uscire. Perché non fai un po' di compiti o ti distrai guardando la tv?"
"Forse più tardi, non preoccuparti mamma."
La madre tirò un sospiro e se ne andò. Il ragazzo però non stava semplicemente osservando la pioggia. Stava pensando. Pensava a suo padre, partito per la guerra 6 anni fa e mai più ritornato. Pensava alla sua ragazza che lo aveva lasciato da un paio di giorni dopo una storia durata 2 anni e si comportava come se nulla fosse successo. Pensava a suo fratello in ospedale, in coma da ormai 5 anni. Aveva l'umore a pezzi e quel tempaccio non aiutava la situazione. Durante i pasti mangiava poco, la notte non riusciva a dormire, il giorno stava sempre attaccato alla finestra, ad osservare la pioggia.
"Sono un po' di giorni che ti osservo mentre te ne stai seduto lì ad osservare la pioggia. A cosa stai pensando ultimamente?" chiese di nuovo la madre al ragazzo.
"Ma niente mamma, ho solo un po' d'ansia per il compito in classe di matematica della prossima settimana."
"Beh, allora dovresti studiare e non stare lì davanti alla finestra. Anche se la scuola è chiusa per il maltempo, non ti fa bene stare tutto il giorno senza fare niente. Forza, mettiti a fare gli esercizi di matematica mentre io vado a stirare le tue cose."
"Va bene mamma, tra poco vado..."
Il ragazzo rimase di nuovo a fissare la pioggia.
Il giorno seguente smise di piovere, ma il terreno era ancora accidentato.
"Oggi non è ancora il caso di uscire, ma da domani si ritorna alla vita di tutti i giorni. È finita la pacchia mio caro. Ma domani è anche il tuo compleanno, a ritorno da scuola troverai una sorpresa!" disse la madre con tono allegro.
"Già... grazie mamma." rispose freddamente il ragazzo.
"Si può sapere che cos'hai? A cosa stai pensando ultimamente?"
"Niente di importante... vado a dormire, domani ricomincio con la scuola."
La madre era sospettosa, ma decise di non curarsene. Era anzi in attesa che arrivasse domani, per via della sorpresa.
Di ritorno da scuola, il ragazzo decise di scrivere una lettera: "Cara mamma, non vorrei darti questo dispiacere, ma non ce la faccio più. Maria oggi non è venuta a scuola, forse per evitarmi. Papà non si vede da 6 anni e Mauro è in coma da 5. Io non ce la faccio più. Forse senza di me sarai più tranquilla e senza preoccupazioni. Ti voglio bene".
"Cara, perché non hai detto a nostro figlio che son tornato proprio ieri dalla mia missione?"
"Perché volevo fargli una sorpresa visto che oggi è il suo compleanno!".
I due coniugi erano giunti a casa. "Sta squillando il telefono, rispondo io caro. Tu vai pure da tuo figlio, sarà felicissimo di vederti!"
La madre del ragazzo rispose al telefono, era l'ospedale. "Pronto, casa Rossi? Qui è l'ospedale"
"Sì, sono la signora Rossi, mi dica"
"Volevamo darle la bellissima notizia che suo figlio Mauro si è svegliato dal coma!"
"Oh mio Dio, è una notizia stupenda! Ci prepariamo ed arriviamo subito, grazie, grazie infinite!" esultò la donna. Suonarono alla porta. "Chi potrà mai essere a quest'ora? Spero sia un'altra bella notizia". La donna aprì e vide Maria, la ex ragazza di suo figlio. "Ciao Maria, ti serviva qualcosa?" domandò la donna. "Suo figlio è in casa? Avrei urgentemente bisogno di parlargli... io... ho commesso un terribile errore. In questi giorni ho pensato e sofferto tanto... io... lo amo ancora e voglio che lo sappia!", disse Maria con le lacrime agli occhi. La donna sorrise dolcemente e disse "vieni su, stiamo andando tutti insieme all'ospedale da Mauro... finalmente si è svegliato!"
"Ma è una bellissima notizia! Preso dobbiamo andare a dirgliela!"
"Si, andiamo così ti presenterò anche suo padre. È tornato proprio ieri dalla sua missione nell'esercito".
Arrivate davanti alla camera, videro il padre immobile davanti l'uscio della porta.
"Caro, va tutto bene?", chiese la donna.
"Lui è... lui è....", balbettò il padre senza riuscire a finire la frase.
Al centro della stanza, un corpo penzolante dal soffitto con in mano una lettera.

Morale: non bastano le parole o le buone intenzioni, c'è bisogno dei fatti.

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