martedì 28 luglio 2015

Pensieri

È notte fonda e non riesco a prendere sonno.

Mi giro e mi rigiro nel letto, sperando inutilmente di trovare una posizione adatta.

Chiudo gli occhi ed il pensiero di te mi assale con violenza. Non vuole andarsene, resta impresso nella mia mente.

Apro gli occhi, nell'oscurità della mia stanza. Non c'è nessuno, a parte tu.

Sì, ancora il tuo pensiero che mi affligge e mi allieta allo stesso tempo.

Ed i pensieri si accavallano, insieme ai ricordi.

Uno, dieci, cento…. mille!

“Andate via”, tento invano di trovare un po’ di pace, un po’ di riposo.

Ma questi pensieri sono più forti.

Tu sei più forte, di chiunque altro.

Sarà per questo che non ho mai smesso di amarti.

Sarà per questo che ogni notte, i pensieri mi uccidono.

martedì 21 luglio 2015

La proposta

«Ne sei proprio sicuro?»

«Assolutamente» replicai in tono deciso.

«Ma perché? Ti sto dando la possibilità di esaudire un qualsiasi tuo desiderio! Perfino portare in vita i morti o vivere la più bella storia d'amore che il mondo possa conoscere!»

«Se vuoi una risposta esaustiva, l'avrai», dissi continuando a fissare negli occhi il mio interlocutore. Presi fiato e cominciai ad espormi: «Tu mi hai proposto di esaudire un qualsiasi mio desiderio, in cambio però di uno dei miei cinque sensi. Il mio desiderio più grande è che la persona che amo ricambi il mio amore e di poter quindi vivere insieme una vita piena di felicità. Ma se dovessi darti uno dei miei sensi, tutto ciò non potrà mai accadere.

Mettiamo che decida di darti in cambio la mia vista: non potrei mai più vederla. Non potrei vedere i suoi occhi neri e profondi, non potrei più ammirare i suoi bellissimi capelli neri, né il suo magnifico sorriso. Non potrei più ammirare le sue mani che stringono le mie, il suo sguardo che si emoziona nel vedermi. Non potrei più ammirarla mentre fa le cose più normali e semplici del mondo, come cucinare o passeggiare. Non potremmo più guardare le stelle insieme ed emozionarci come due giovani ragazzi. Non vedrei i nostri figli ed i nostri nipoti. E, soprattutto, non potrei vederla invecchiare: vedere i suoi capelli che pian piano diventano bianchi ed il suo viso ricoprirsi di rughe. Per me rimarrebbe per sempre giovane nella mia testa, cosa che non vorrei mai e poi mai. Perché invecchiare insieme è una delle cose più belle al mondo.

Se invece decidessi di darti il mio udito, non potrei più sentire la sua voce soave. Non potrei sentire quando mi chiama, non potrei parlare con lei al telefono o raccontarci i nostri aneddoti di fine giornata o i nostri problemi. Non potrei più sentirla mentre suona il violino o mentre canta. E, più di ogni altra cosa, non potrei sentire il suo "Ti amo", che è la cosa che vorrei sentire di più al mondo.

Dandoti invece il gusto, non potrei mai godere delle pietanze che mi prepara, sia che abbiano un buon sapore, sia che invece siano pessime. E non conoscerei mai il sapore dei suoi baci, di cui mai ne sarei sazio. Non potrei ridere con lei se, al posto dello zucchero, in un dolce ci mettesse il sale. Non potrei complimentarmi con lei quando farà un piatto da leccarsi i baffi. E non potrei arrossire quando, per la prima volta, mi bacerà.

Senza il mio olfatto, non potrei più sentire il suo dolce profumo che pervade l'aria nelle sue vicinanze. L'odore dei suoi capelli quando poggia la sua testa sulla mia spalla. L'odore del suo bagnoschiuma non appena esce dalla doccia. Il suo odore quando mi abbraccia, che si avvolge intorno al mio corpo e mi inebria. E tutti quei posti che, insieme a lei, non avrebbero più lo stesso significato: l'odore del mare al tramonto, mentre passeggiamo sulla sabbia, l'odore della montagna, durante un'escursione, l'odore dei fiori al parco, mentre portiamo a passeggio i nostri figli, l'odore della pioggia che ci bagna.

Ed infine, il tatto. Senza di esso, non potrei più sentire il suo calore mentre mi abbraccia. Non potrei sentire il suo calore mentre mi bacia. Non potrei sentire alcuna emozione mentre camminiamo mano nella mano. Non sentirei il dolore mentre asciugo le sue lacrime o la felicità mentre l'accarezzo dolcemente quando dorme. Non sentirei nulla mentre le passo una mano tra i capelli o quando poso le mie mani sul suo viso per darle un bacio o una carezza.

Come vedi, non potrei essere felice dandoti uno dei miei sensi, pertanto dovrò gentilmente declinare la tua offerta»

«Ma ci deve pur essere qualcosa che potrai darmi in cambio!»

Scossi la testa.

Il Diavolo sbuffò e, con aria adirata, sparì, sprofondando nel terreno.

"Effettivamente c'era una cosa che potevo dargli", pensai tra me e me, "... la mia voce. Non ho bisogno delle parole per dimostrarle ogni giorno della mia vita, ciò che provo per lei"