martedì 20 ottobre 2015

Amare una persona

Sapete cosa vuol dire amare una persona? Amare VERAMENTE una persona? Non intendo quando si sta con una persona per motivi che nemmeno si sanno/per uniformarsi alla massa/per far piacere a qualcuno/per interesse/per altro motivo random. Io intendo proprio l’amore genuino, puro, sconclusionato, che ti porta a voler bene all’altra persona nonostante tutto e senza voler ricevere nulla in cambio, a parte l’essere ricambiati (che è quello che speriamo tutti quando siamo innamorati). Quindi, che cos’è amare una persona? Non sono le farfalle nello stomaco o il batticuore, quelle sono cose che normalmente avvengono PRIMA di incontrare tale persona, magari alla stazione o all’aeroporto. Quel nervosismo benigno che ci pervade poche ore prima di stringere tra le braccia la persona per noi più importante. Ma andiamo oltre. Amare una persona è... la calma. La nostra pace interiore. Il nostro paradiso. Pensateci. Quando siete con la persona che amate (e sottolineo AMATE), come vi sentite? Non notate un senso di calma? Di appagamento? Come se il mondo fosse per una volta giusto, come se non ci fossero più problemi. Anche se siete circondati dalla gente o i rumori del traffico cittadino sono assordanti, per voi esiste solo lei, la vostra persona speciale. Il solo tenerla per mano vi rassicura, vi tranquillizza, vi darà una forza tale da superare qualsiasi ostacolo. Anche il solo starle vicino ci fa capire quanto importante per noi sia, perché ciò che proviamo con lei, non lo proviamo con nessun altro. E la cosa bella, quasi magica se vogliamo, è che non è un comportamento che accade durante i primi mesi di frequentazione, ma è una cosa che accade SEMPRE. Questa è la magia dell’amore, del vero amore. Non importa il tempo che trascorrerete insieme o la distanza che vi separa: se c’è vero amore, niente potrà distruggervi. 
Quando amate una persona, la cercate quanto più possibile. Non per controllarla e nemmeno per sfruttarla per qualche favore. La cercate perché vi fa stare bene. Se vediamo, può essere considerata una cosa prettamente egoista, ma credo che tutti cerchiamo la felicità in un modo o nell’altro. Ed ecco che l’innamorato/a cerca la/il sua/o amata/o per stare bene, senza risultare stressante o invasivo/a. 
Amare una persona significa anche rispettarla. Amare non significa annullarsi per l’altra/o. Amare non significa possedere. Essere gelosi non è amare. Amare significa rispettare gli spazi dell’altra persona, di incoraggiarla nelle sue scelte se per lei sono importanti, di sostenerla e supportarla come meglio si possa fare. Perché il suo sorriso, la sua gioia, sono quelle cose che all’innamorato/a stanno più a cuore. E non devono essere forzate, ma genuine. Non devono nemmeno essere scaturite a forza da noi stessi, ma dalle cose che rendono felice l’altra persona (che se fosse innamorata anch’ella, una di queste cose saremo proprio noi).
Amare una persona significa esserci, nonostante tutto. Esserci nel momento del bisogno. Esserci anche per le cose all’apparenza più stupide, ma che per lei possono contare molto.
Amare una persona significa anche capirla a fondo, capire il perché di determinati comportamenti e porvi rimedio qualora siano deleteri. Amare una persona significa anche entrare in competizione con essa qualora la situazione lo richiedesse. Non bisogna solamente assecondare, specialmente quegli atteggiamenti che riteniamo sbagliati. Bisogna confrontarsi, discutere, capire e continuare ad amarsi, malgrado le differenze. È anche questo il bello: non siamo tutti uguali e non tutti vogliamo la nostra fotocopia.
Amare una persona significa crescere insieme a lei, imparare insieme a lei ed insegnarsi a vicenda. Cerchiamo una persona che ci completi, che ci migliori, non uno specchio in cui rifletterci.
Questo è l’amore: una potentissima alchimia, quasi fosse una stregoneria arcana, che ancora non si riesce a spiegare e a comprendere, ma che tutti possiamo provare almeno una volta nella vita. E quando ciò accade, tutto diventa più bello. L’energia che viene sprigionata sembra quasi infinita ed in grado di farci fare cose impossibili, in grado di stupirci e di farci cambiare.
Ma maneggiare tutta questa energia è un rischio molto, molto grande. Cosa accadrebbe nel caso non fossimo ricambiati? Dove andrebbe a finire tutta quell’energia? Come ci suggerisce la fisica con il suo principio di conservazione dell’energia: l’energia non può essere né creata e né distrutta, ma solo trasformata. E quindi tutta quell’energia positiva che ci ritrovavamo, ecco che si trasforma in energia negativa: rabbia, frustrazione, disperazione, tristezza, depressione.... E non c’è modo di liberarsene. Non puoi, di punto in bianco, smettere di amare qualcuno. Puoi solo sperare che, col tempo, l’energia venga pian piano dissipata o che un nuovo amore nasca e possa ritrasformare l’energia negativa in positiva. Se ciò non dovesse accadere, sei costretto a tenerti quell’energia, finché non verrà esaurita. Ma come si esaurisce una fonte di energia tendente all’infinito? Questa è davvero una bella domanda...
Amare una persona è un rischio. Sei disposto a correrlo? Sei disposto ad abbracciare una delle gioie più belle dell’esistenza o a cadere nell’inferno più cupo?