mercoledì 22 luglio 2020

Montagne Russe

All’inizio timoroso, ti guardo da lontano.

Mi incuriosisci, mi intrighi… ma mi spaventi anche.

Prendo coraggio e decido di avvicinarmi.

Parliamo, ci conosciamo, inizialmente con diffidenza. Poche parole sporadiche, pochi argomenti, ma pian piano il rapporto matura, si evolve, sale sempre di più.

Finché non si sblocca e ci troviamo in caduta libera, irrefrenabili, facendoci attraversare da mille e più emozioni. Andiamo veloci, è spaventoso ma al tempo stesso eccitante.

Ma poi ci fermiamo. Riprendiamo fiato. Torniamo ad una velocità accettabile, a tratti anche lenta. Ricominciamo a salire, piano. L’attesa è snervante, ma so che dopo la salita ci sarà una nuova discesa piena di emozioni. E così è stato.

Un sali/scendi continuo. Tante emozioni. Ma, purtroppo, tutto ciò finisce. Calma piatta. Silenzio. Le urla sono finite, ma l’adrenalina è ancora in corpo. Sono ancora emozionato, ripensando all’esperienza appena vissuta. 

E sono subito pronto per un altro giro. Perché tu sei così, come le montagne russe.

Ed ogni giro è un’emozione continua: che sia una passeggiata, o un’escursione, o una chiacchierata in macchina a tarda notte.

Mi emozioni. 

Ed ogni volta mi rimetto in fila, per un altro giro.

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