giovedì 17 aprile 2014

Estraneo

Inizialmente ci sei tu: un semplice ragazzo che vive delle piccole cose, nel suo piccolo mondo. Sei sereno e spensierato, coltivando i tuoi interessi e pensando che niente e nessuno potrà mai distruggere quel tuo piccolo mondo perfetto. Ma ti sbagli.
Un bel giorno arriva quel qualosa che mette in crisi tutto: il tuo modo di pensare, il tuo modo di agire, le tue passioni, i tuoi interessi, le tue amicizie.... tutto. Colpito ed incuriosito da questo "cambiamento", provi ad approfondire. Ed è qui che rimani fregato. Perché quel cambiamento è troppo per te, è troppo per il tuo piccolo mondo. Non corri ai ripari perché non sai cosa stia accadendo veramente e rimani lì a guardare, impotente ma con ancora tanta curiosità ed ammirazione. Sei ingenuo, stupido ed assefuatto a questa novità. Non sai controllarla, non saprai mai dominarla, non sai dove ti porterà... ma a te ciò non interessa e vuoi comunque provare a farla tua, ad integrarla nel tuo piccolo mondo. Il risultato? Una completa rovina. Quella cosa ha sconquassato quel piccolo mondo che era tuo e tuo soltanto. Ora cade a pezzi. Hai bisogno di un riparo per non venire travolto a tua volta. Fuggi, ti allontani da quel tuo piccolo mondo, dandogli un ultimo saluto. Ora sei solo. Solo e spaesato. Non sai dove andare, né cosa fare. Provi a guardarti intorno e vedi tanti altri piccoli mondi, simili al tuo. Decidi quindi di provare a visitarli, magari riesci ad ambientarti e a ricominciare.
Provi un mondo, quello della musica. Inizialmente non riesci ad ambientarti: regole troppo complicate e caotiche, persone che già vivono in quel mondo e che sanno come funziona, non ti senti a tuo agio.... ma decidi comunque di rimanere. Col tempo inizi ad abituarti, ma sarai sempre un forestiero. Il tuo bagaglio culturale ti impedisce di ambientarti come si deve. Decidi quindi di passare al mondo successivo.
Il mondo della scrittura. Ti senti proprio a tuo agio qui! Inizi a scrivere, ciò che ti passa per la testa, ciò che senti dentro, di tutto e di più. Ed ecco i primi apprezzamenti, le prime gratifiche, i primi successi. Ti senti bene, forse hai trovato il mondo adatto a te. Decidi quindi di socializzare con gli abitanti di quel mondo. E.... ne rimani schiacciato. Perchè loro, essendo nativi di quel luogo, hanno molta più esperienza di te e te la fanno notare, benché non te la palesino. Tu comunque ti senti inferiore ed incapace di crescere. Oramai è troppo tardi per crescere. Cercherai fortuna nel prossimo mondo.
Il mondo dei fumetti. Ne hai appena varcato i confini e già trovi dei contadini intenti a discutere dopo aver arato un campo. Ti intrometti nella discussione, riesci a capire cosa dicono e anche a rispondere a dovere. Ti senti soddisfatto e prosegui lungo il tuo cammino, verso il centro e le grandi città. Lungo le strade di campagna trovi sempre gente semplice pronta a darti una mano o a scambiare quattro chiacchiere. Ma poi arrivi finalmente a destinazione.... e lì è il caos. Non riesci a capire la gente di cosa parli, non riesci a seguirli, non riesci ad essere alla loro altezza e nessuno vuole darti una mano. Provi ad informarti, a tenerti aggiornato, ma quel mondo è davvero troppo vasto per cercare di colmare la lacuna. Decidi di scappare, di nuovo.
Non ti resta che provare il mondo dei videogiochi, la tua più grande passione. Appena arrivato, noti dei bimbi intenti a giocare tra loro. Prosegui nella tua strada ed incroci altri bimbi. Ed altri ancora. Finalmente un individuo un po' più grandicello, intento a fumarsi una sigaretta poggiandosi contro un muro. Ci scambi due parole, chiedi spiegazioni e l'unica cosa che apprendi è che quel mondo è oramai in rovina. La massa lo ha invaso e, chi ci abitava da tempo, ha deciso bene di andarsene, non riuscendo a sopportare più la pressione. Decidi quindi di fare amicizia con qualche residente di vecchia data e nulla più. Capisci però che puoi comunque sfruttare la situazione a tuo favore, sfruttando le tue doti informatiche: entri nel mondo della programmazione di videogiochi! Un sotto-mondo se vogliamo. Ma, ahimè, anche qui non sei abbastanza, non all'altezza delle varie possibilità che ti vengono offerte. Tu sei un semplice programmatore senza troppe pretese.
Un fallimento totale. Non riesci ad ambientarti in nessuno dei mondi ed anche se sai che ce ne sono tantissimi altri, sai anche che non sarai mai all'altezza. E ripensi quindi a quel tuo piccolo mondo, quel tuo piccolo mondo che tanto amavi nella sua semplicità, che non avresti mai voluto vedere distrutto. Ora che non c'è più, non hai un luogo dove andare. Ovunque proverai ad andare, non riuscirai ad ambientarti.
Sarai un completo e perfetto

Estraneo

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