sabato 12 luglio 2014

Specchio

Capelli più lunghi, qualcuno anche bianco.

Qualche ruga qua e la.

Una barba sempre più in crescita.

Occhiaie vistose.

Sorriso spento.

Occhi assenti.

Qualche lacrima che scende lungo le guance.

E lì, dall'altra parte di quello specchio a cui ti affacci ogni mattina, vedi un ragazzo. Non troppo bello, con i segni della pubertà in bella vista, capello corto, sbarbato, poche occhiaie, occhi vispi ed un bel sorriso stampato in volto, malgrado tutto.

È lì che ti osserva, con fare interrogativo. Chissà cosa gli passa per la testa.

Non puoi far altro che osservarlo ed invidiarlo.

"Non avrei mai pensato che saresti diventato così un giorno", esclama lui.

"Perché, cosa ti immaginavi?", gli domandi.

"Immaginavo saresti diventato più brutto, quello sì"

Accenni un sorrisetto.

"Ma perdere il sorriso... quello non l'avrei mai detto. Ne hai passate tante, ma il sorriso non ti è mai venuto meno"

"È la vita, non sai mai cosa può capitarti"

"Cose brutte?"

"Cose TERRIBILI"

"Tanto da ridurti in questo stato?"

"Già"

"Mi dispiace..."

"Ci ho fatto l'abitudine", menti.

"Vedrai che andrà meglio!", non ne era molto sicuro nemmeno lui.

"Lo spero"

Ogni mattina, prima di andare a lavoro, osservavi in quello specchio il tuo passavo. E la domanda che ti ponevi era sempre la stessa, oramai da diversi anni:

"Come ho fatto a ridurmi così?"

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