martedì 17 luglio 2018

Niente di speciale

Non erano niente di speciale quei due: un uomo ed una donna, come se ne vedono tanti in giro. Lui, né alto e né basso, capelli medio-lunghi scuri, occhi castani, fisico magro e per niente muscoloso, naso pronunciato e bocca abbastanza grande. Lei, poco più bassa di lui, capelli lunghi e rossi, occhi verdi smeraldo, un bel sorriso, fisico nella norma. Entrambi con un lavoro umile: lei una cassiera in un supermercato, lui dipendente alle poste. Entrambi hanno a che fare ogni giorno con tante persone diverse. Entrambi, hanno sempre storie tragicomiche da raccontare, accumulando livelli di stress non indifferenti. Eppure, quando li guardavi, vedevi la felicità nei loro occhi e nei loro sorrisi. Non potevano stare molto tempo insieme durante il giorno e c'erano giorni in cui avevano anche altri impegni personali che li tenevano separati. Ma loro si amano ed anche se non possono essere sempre insieme, questo non importa: sanno che possono sempre contare e fidarsi l'uno dell'altra.

Non erano niente di speciale, quei due, eppure stavano benissimo insieme. Baci, abbracci, carezze, tenere parole e semplici gesti per essere felici, senza togliere uscite di gruppo o separati.

Non erano niente di speciale, eppure si piacevano. Si piacevano davvero tanto. Senza screditare o disdegnare gli altri, in loro c'era un'attrazione unica, che non poteva funzionare con nessun altro. Facevano l'amore quei due. Tanto. Spesso. Era uno dei tanti modi per dirsi "Ti amo, voglio stare con te". Entrambi si sentivano desiderati.

Ma il momento più bello era la sera, quando entrambi rientravano a casa. Malgrado la giornata infernale passata, malgrado tutti i problemi che la vita potesse appioppargli, una volta messo piede a casa erano di nuovo felici, loro due soltanto. Era il momento ideale per parlarsi, per raccontarsi la propria giornata, per supportarsi e capire gli eventuali sbagli commessi.

Arriva poi il momento di andare a dormire. Stanchi e stremati, si mettono a letto e cominciano a coccolarsi. Perché, malgrado la stanchezza, loro si amano. Dopo aver fatto l'amore, è tempo di dormire... salvo poi svegliarsi nel cuore della notte e, desiderosi di dare e ricevere amore, svegliare l'altro, felice di venire desiderato a tal punto nonostante la stanchezza e la nuova giornata lavorativa che li aspetta. Ma loro sono felici così. Felici di desiderarsi. Felici di amarsi.

La mattina seguente, dopo una notte praticamente passata in bianco, fanno fatica ad alzarsi. Gli occhi stanchi, gli sbadigli, la difficoltà ad arrivare in cucina per fare colazione. E le risate nel vedersi in quello stato, la gioia nel fare colazione insieme e parlare, ridere, scherzare, baciarsi ed accarezzarsi.

Un ultimo, lungo bacio prima di separarsi per andare a lavoro. Un normalissimo "Buona giornata amore", da essere inteso come un "Ti amo, ci vediamo questa sera!". Ed un'altra altrettanta normale risposta: "Ti chiamo in pausa pranzo". Una semplice bugia, visto che si sarebbero scritti in ogni momento morto, il prima possibile.

Insomma, come ho detto... niente di speciale.

Semplicemente, una coppia che si ama.

Nessun commento:

Posta un commento