lunedì 13 maggio 2013

Che cos'è "L'Intelligenza"? (Ask.fm)


C'era una volta un piccolo gattino randagio di nome Ray. Essendo un gatto non faceva altro che andare in giro per la città in cui viveva, mangiare le cose che trovava nella spazzatura o che gli venivano offerte dagli uomini e dormire il più a lungo possibile. A lui non dispiaceva quella vita, anche se sentiva che tutto ciò non gli bastasse. Osservando gli umani, pensò che dovesse essere bello fare le cose che facevano loro.
Un giorno, mentre stava rovistando tra i rifiuti in cerca di cibo, notò un piccolo insetto: era una mantide religiosa che lo osservava da lontano. "Finalmente del cibo!" pensò Ray. Si preparava ad un balzo felino per agguantare la preda, quando ad un tratto la mantide parlò: "preferisci mangiarmi o starmi a sentire?". Ray interruppe l'attacco e si avvicinò lentamente alla mantide. Non aveva capito cosa avesse detto visto che non comprendeva il linguaggio umano. "Ah già, sei solo uno stupido gatto. Vediamo se ora riesci a capirmi!", con uno sfregamento di zampe, la mantide fece apparire un lampo che colpì Ray in faccia.
"Che cosa mi hai fatto?.... ma aspetta un attimo... so parlare! Io sto parlando!". Ray non credeva a ciò che gli stava accadendo.
"Certo che parli, ti ho donato l'intelletto umano. Allora, cosa ne pensi?", replicò la mantide.
"Penso che sia una cosa bellissima! Ora potrò fare tutte le cose che fanno gli umani... ovviamente ai limiti delle mie possibilità. Che bello, non vedo l'ora!" disse entusiasta Ray.
"Bene.. allora passerò tra una settimana, vediamo se sei ancora della stessa opinione". Detto questo, la mantide sparì.
Ray cominciò la sua vita da "intellettuale": si godeva al musica, cercava cibo più raffinato, seguiva delle lezioni, imparando sempre più cose, si trovò una micetta per stabilire una relazione e mettere su famiglia... insomma sembrava andare tutto bene. Però la vita non era così facile come lui credeva fosse: per rimediare del cibo decente doveva impegnarsi, i gatti randagi non erano ben accetti nelle cucine. Una volta provò a parlare con un umano e per tutta risposta stava quasi per lasciarci le zampe! "Perché gli umani devono accanirsi con chi è diverso da loro?". Ma non solo con chi è diverso da loro, anche con se stessi. Guardando il TG o leggendo i giornali per strada infatti aveva appreso come l'uomo fosse una creatura orribile che massacra i suoi simili anche per delle sciocchezze. Ed ovviamente massacra chiunque sia più debole di lui, per puro sport o divertimento. "Non posso credere che lo stesso essere che ha dato vita all'arte, alla musica ed a tante altre belle cose, sia una creatura così orribile....". Decise quindi di andare dalla sua micetta e trasferirsi altrove... la gatta però era in calore e la trovò mentre si accoppiava con un altro gatto. "Rosy! Come hai potuto farmi questo! Io credevo nella nostra storia!"
"Guarda che facevi le stesse cose anche tu prima di diventare intelligente... o te ne sei dimenticato?"
Ray si girò e vide la mantide parlante che lo fissava.
"È passata una settimana, allora che mi dici? È ancora un bene possedere l'intelligenza?", chiese la mantide.
Ray aveva la testa china e stette zitto per un po'... quando alla fine disse:"L'intelligenza è un grande dono che può portare a tante di quelle belle cose. Però è anche una maledizione se non si è capaci di utilizzarla. Io personalmente non riesco a gestirla. Credevo di potercela fare, ed invece no, è troppo per me. Sono stati più i dolori che le gioie durante questa settimana quindi ti chiedo... fammi tornare come prima."
"La prossima volta caro Ray, non essere superficiale. Ragiona sulle cose prima di dare giudizi affrettati."
*zack*
La stessa luce colpì Ray in volto, era tornato il solito gatto di sempre. Si rivolse verso la mantide, chinò la testa come per ringraziarla e se ne andò.
"Peccato che la prossima volta non avrai un intelletto per poter ragionare... affidati all'istinto che ti ha guidato fino ad ora."
E così la mantide sparì di nuovo, questa volta per sempre.

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