martedì 25 giugno 2013

La dolce melodia della Creatura

È notte fonda. La luna piena illumina il mare nella sua vastità, nelle cui profondità si cela una misteriosa creatura. Una creatura millenaria. Da anni è lì che riposa sul fondo del mare. Finché un giorno....

"Mmmmmm che cos'è questo suono? Mi ricorda qualcosa..."

La creatura si svegliò. Vide la luna alta nel cielo.

"Erano secoli che non vedevo la luna..."

Il suono continuava melodioso a diffondersi.

"Questa musica.... mi sta chiamando"

La creatura cominciò a nuotare, fino ad arrivare in superficie. Lì la vide: una giovane ragazza, in riva alla spiaggia, con un'arpa. È da lì che proveniva quella meravigliosa melodia. La creatura si avvicinò senza pensarci, era come ipnotizzata da quella melodia, quasi come fosse un richiamo. La ragazza, ovviamente, vedendo quella creatura venire verso di lei, si bloccò di colpo in preda al terrore.

Creatura: "Perché ti sei fermata?"

La ragazza non proferì parola.

Creatura: "Non devi avere paura, sono io che ti sto parlando telepaticamente. Ti ripeto la domanda: perché ti sei fermata?"

Ragazza: "Quindi tu... puoi leggere i miei pensieri?"

Creatura: "Esatto"

Ragazza: "Quindi... possiamo comunicare mentalmente?"

Creatura: "È proprio quello che stiamo facendo"

Ragazza: "WOW!"

Creatura: "Strano, di solito voi umani diffidate dalle creature come me. Perché tu sei così tranquilla?"

Ragazza: "Diciamo solo che non mi capita di parlare con molte persone.... quindi se trovo qualcuno con cui parlare sono felice!"

Creatura: "Che strana ragazza.... Ad ogni modo, continua a suonare ti prego"

La ragazza ricominciò a suonare la sua arpa.

Ragazza: "Ti piace tanto questa melodia?"

Creatura: "Sì, ma non so dirti il perché... è come se ne fossi attratto"

Ragazza: "Se vuoi posso anche suonarla per tutta la notte!"

Creatura: "Mi renderesti felice..."

La ragazza continuò a suonare la stessa melodia per svariate ore, quando improvvisamente una voce ruppe quella magica atmosfera che si venne a creare.

«MARINA! SEI QUI, TI HO TROVATA FINALMENTE!»

Marina: "Oh no, è mia madre... ti ritroverò domani?"

Creatura: "Se suonerai ancora questa melodia, verrò da te ogni volta"

Marina: "Allora a domani... ora però nasconditi! Mia madre potrebbe non prenderla bene come l'ho presa bene io!"

La creatura si ritirò dentro al mare, cercando di non fare rumore: "Marina.... ho già sentito questo nome...." pensò.

Madre di Marina: «Quante volte ti ho detto che non voglio che tu rimanga fino a tardi a suonare sulla spiaggia! Prenderai un malanno!»

La ragazza gesticolò qualcosa, ma la madre la interruppe subito: «No, non voglio sentire le tue scuse. Fila a letto immediatamente! Non vorrai prendere freddo prima del saggio. È tutto un anno che ti prepari, oramai mancano solo tre giorni. Non vanificare così i tuoi sforzi». La ragazza acconsentì con la testa e corse in casa.

La notte seguente, la ragazza era di nuovo in spiaggia ad esercitarsi con l'arpa. In pochi minuti, la creatura comparve davanti a lei.

Creatura: "Buonasera Marina"

Marina: "Oh eccoti finalmente! Buonasera a te"

Creatura: "Ieri sera ho sentito quella donna che tu chiami 'madre' che tra tre giorni avrai questo... 'saggio', come l'ha chiamato lei. In cosa consiste?"

Marina: "Oh è semplice: mi esibisco suonando la mia arpa davanti ad altre persone"

Creatura: "Anche queste persone sono attratte dalla tua melodia come lo sono io?"

Marina: "Beh.... sì e no. Diciamo che a loro piace la mia musica, però non ne sono attratti come te. Sei il mio ammiratore numero uno, ecco!"

Creatura: " 'Ammiratore'? Che cos'è un 'ammiratore'? "

Marina: "Oh... un ammiratore è qualcuno che ti ammira per qualcosa che fai. Tu mi ammiri per la melodia che suono, quindi sei un mio ammiratore"

Creatura: "Capisco.... io sono un tuo ammiratore.... non suona poi così male"

Marina: "Che buffo che sei, eheh!"

Creatura: " 'Buffo'? Cosa significa 'buffo'? "

Marina: "... credo che impiegherei troppo tempo per spiegarti tutte le parole che non conosci.... Devi essere molto vecchio, a quale epoca appartieni?"

Creatura: "La mia epoca.... non ricordo come sono finito qui.... ricordo solo un lungo ed interminabile sonno... e c'eri tu... o meglio, non proprio tu.... una persona con il tuo stesso nome... i ricordi sono vaghi e fatico a ricordare"

Marina: "Hey, calmati. Non c'è bisogno che tu ricorda per forza. Rilassati e goditi la musica"

La creatura e Marina stettero a parlare ancora a lungo, finché non arrivo di nuovo la madre di lei ed i due dovettero congedarsi. La creatura osservava da lontano Marina discutere con la madre.... però c'era qualcosa di strano. Durante la notte, la creatura ebbe un sogno. Sognò di una persona molto simile a Marina, suonare uno strumento simile alla sua arpa. Quella persona gli ordinava di calmarsi... e di cadere in un sonno eterno; un sonno che si sarebbe interrotto solo quando un suo discendente avrebbe nuovamente suonato la melodia ed avesse avuto bisogno di aiuto.

La notte seguente.....

Marina: "Eccoti qui! Sapevo saresti accorso subito, non puoi resistere al richiamo di questa melodia, eheh"

Creatura: "Ed ora so anche il perché... questa notte ho fatto un sogno ed ora ricordo tutto. In passato sono stato un essere malvagio che portava terrore e distruzione ovunque. Mi chiamavano 'Leviatano'. Ma un giorno, comparve una giovane donna. Ella, con uno strumento molto simile al tuo, riuscì a calmare il mio spirito: suonando la stessa melodia che stai suonando tu, mi aveva in suo completo potere. Mi ordinò quindi di dormire nelle profondità dell'oceano, finché una sua discendente non mi avrebbe richiamato con la stessa melodia"

Marina: "... che storia fantastica. E così sarei io la discendente di quella donna, figo! Ma, mi sfugge il perché ti avrei chiamato...."

Creatura: "La donna ha detto che avrei dovuto aiutare chi mi avrebbe svegliato. Devo quindi aiutarti"

Marina: "Ma non saprei proprio come potrei aiutarmi"

Creatura: "Forse io so come.... ma una volta che ti avrò aiutato, dovrò tornare a dormire per altri anni"

Marina: "Ma io non voglio che tu te ne vada! Finalmente ho trovato qualcuno con cui parlare!"

Creatura: "Fidati di me Marina, andrà tutto bene. Tu non devi fare altro che trovare un nome a questa melodia che mi hai suonato queste sere con tanta dedizione e passione. Quel nome... domani al saggio, dovrai urlarlo con quanto più fiato avrai in corpo"

Marina: "Ma io..."

Creatura: "Fidati di me! Ora devo andare, faresti meglio ad andare a riposarti prima che arrivi tua madre. Buona fortuna con il saggio.... addio, mia padrona"

Detto questo, la creatura si ritirò negli abissi del mare. La ragazza cominciò a singhiozzare. Tornò a casa e non dormì per tutta la notte, cercando un nome che fosse all'altezza per quella melodia. Quella melodia che è riuscita a farle trovare un amico prezioso.

Il giorno del saggio era arrivato. Marina era nervosa, non per il saggio in se, quanto per la presentazione.... sarebbe andato tutto bene? Decise di fidarsi del suo amico.

Presentatore: «Ed ora si esibirà la nostra giovane Marina! Tutti voi la conoscete ormai, è il terzo anno di fila che si esibisce in questo saggio. Il nome del brano ha insistito per dircelo lei stessa, spero che tutti riusciate a capirla. Buon ascolto!»

Marina era al centro del palco, prese un grande respiro ed urlò con tutto il fiato che aveva in corpo: «IL BRANO SI INTITOLA 'IL MIRACOLO DI LEVIATAN' E LA DEDICO AL MIO PIU' GRANDE ED UNICO AMICO!».

Un urlo di stupore si levò nella sala. La madre di Marina corse da lei e la abbracciò. Piangendo disse: «TESORO MIO, HAI PARLATO! QUESTO È UN MIRACOLO!»

Nella sala c'era un forte chiacchiericcio

«Ma questo è un vero e proprio miracolo!»
«Com'è possibile? Non era muta dalla nascita?»
«Sì, anche io sapevo non potesse parlare, per questo ho imparato il linguaggio dei segni per poter scambiare qualche parola con lei»
«Incredibile... non ci posso credere!»

Tutti festeggiarono quell'evento gioioso e miracoloso, mentre da qualche parte, nelle profondità marine, riposava una leggendaria creatura...

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