mercoledì 3 luglio 2013

La purezza del cuore

"Salve! Il mio nome è Daka e... sono una strega! Non una strega malvagia sia chiaro, non faccio terribili esperimenti trasformando in rospi qualche malcapitato o creando pozioni letali.... no! Il mio hobby è guardare nei sentimenti delle persone e magari dare loro una mano. Adoro rendermi utile e far felice la gente. La mia attività preferita sono le questioni d'amore... sono una moderna Cupido, eheh! Grazie ai miei poteri, posso guardare il cuore della gente. Ce ne sono di diversi colori e grandezze: più un cuore è grande e puro e più la persona è in grado di amare. Normalmente il colore dei cuori è verde, che sta a significare la speranza da cui sono mosse le persone. Ma può capitare che il colore sia grigio se la persona non ha un particolare interesse nella vita o, peggio ancora, nero, se la persona è depressa o amareggiata o semplicemente nasconde le sue vere intenzioni. Un cuore rosso è un cuore innamorato! Ma è anche un cuore pericoloso e volubile, infatti può significare una semplice cotta per qualcuno o qualcosa. Un simile significato lo ha il cuore blu, posseduto da chi ama perdutamente il mare. Ma il cuore più puro e bello di tutti, quello che prova sentimenti veri e duraturi, quello che farebbe di tutto senza volere niente in cambio, il cuore perfetto.... è quello di colore rosa. Ho visto solo due cuori rosa in tutta la mia vita, appartenenti a due persone veramente stupende! Fortunatamente erano un uomo ed una donna, ho potuto così creare la coppia perfetta, eheh! Mi son sentita molto soddisfatta all'epoca. Però devo ammettere che quei cuori non erano molto grandi, anzi... come grandezza erano sotto la media. Purissimi sì, ma piccoli. Sto ancora cercando quel cuore puro abbastanza grande.... perché lo cerco? È semplice, anche io dovrò sistemarmi prima o poi ahahah!"

Daka è una strega ventenne che vive a Londra. Durante il giorno lavora part time in un bar del centro mentre la sera frequenta le lezioni nel College di Stregoneria gestito dalla preside Morgana, famosa fattucchiera nell'ambiente magico. Le giornate di Daka si svolgono sempre allo stesso modo: la mattina lavoro, il pomeriggio in cerca di cuori da aiutare ed infine, la sera a frequentare le lezioni.

'È una studentessa molto dotata... se solo si impegnasse di più nello studio!' così la preside Morgana la definisce. A Daka sembra non interessare molto diventare una strega completa: fosse per lei continuerebbe ad aiutare le persone per sempre. Un pomeriggio, mentre passeggiava per le strade di Londra in cerca di qualcuno da aiutare.

"Uhm, chi potrei aiutare... vediamo. Oh sì, ecco lì una coppia. Sembra felice... scrutiamo un po' i loro cuori...". Daka si avvicinò alle spalle alla coppia ed usò il suo potere. Vide che il cuore di lei era rosso, mentre quello di lui era nero. "Uhm lei è innamorata ma lo si vede anche dai comportamenti. Lui invece la sta solo prendendo in giro, forse vuole solamente la cosa che vogliono la maggior parte dei maschietti da una donna... devo fare qualcosa", «Scusate voi due», Daka si mise davanti alla coppia che si fermò con aria interrogativa.

Ragazzo: «Chi sei tu?»

Daka: «Un'amica»

Ragazzo: «È una tua amica?»

Ragazza: «Non l'ho mai vista in vita mia»

Daka, rivolgendosi alla ragazza, disse: «Lo faccio per il tuo bene, dopo mi ringrazierai»

Ragazza: «Eh? Fare cosa?»

Daka, rivolgendosi al ragazzo: «Tu! Perché continui a stare con lei? Non capisci che la stai illudendo? Lei è follemente innamorata di te, finirai per spezzarle il cuore! Lasciala finché sei in tempo, prima di fare danni ancora più gravi»

Ragazzo: «Cosa? Ma cosa stai dicendo?»

Ragazza: «Amore... cosa sta dicendo questa qui? È vero che mi ami?»

Ragazzo: «Ma certo che ti amo!»

«Serum Veritas!» disse Daka strizzando l'occhio. Il ragazzo era come ipnotizzato e cominciò a parlare: «No... in realtà non ti amo. Voglio solo il tuo corpo. E se non sei disponibile tu, vado da altre. Ho altri quattro contatti oltre a te, la mia voglia verrà sempre soddisfatta». La ragazza, in lacrime, diede uno schiaffo al ragazzo che tornò in se, ringraziò la giovane streghetta e se ne andò seguita dal ragazzo che chiedeva spiegazioni. "Un altro caso brillantemente risolto dalla vostra amorevole streghetta di quartiere! No, non ringraziatemi, non ce n'è bisogno" si disse soddisfatta tra sé e sé. "Uhm, quell'uomo vicino alla fermata del bus sembra depresso.... vediamo il suo cuore". Daka vide che aveva un cuore grigio ed anche abbastanza grande. Sì avvicinò a quell'uomo e disse.

Daka: «Salve! Sono una giovane marmotta, sto facendo delle buone azioni per guadagnare delle medaglie. Posso aiutarla in qualche modo?»

Uomo: «Eh magari... ma temo che tu non possa fare niente....»

Daka: «Suvvia non faccia così! A tutto c'è rimedio. Coraggio, mi dica che cosa la deprime»

Uomo: «Non riesco a trovare lavoro.... ho 40 anni e vivo ancora con i miei.... non ho una donna... vorrei la mia indipendenza ecco, vivere la mia vita. Ma senza un lavoro, tutto ciò è impossibile»

Daka: «Tutto qui?» disse strizzando l'occhio, «Guardi qui, questo è il giornale di oggi: c'è un annuncio su di un posto di lavoro come guardiano notturno al museo egizio. Penso che possa fare al caso suo!»

Uomo: «Veramente!? Che strano, solitamente controllo i giornali degli annunci tutti i giorni, come ho fatto a farmi sfuggire questo annuncio? Non so davvero come ringraziarti, ti sei meritata tutte le medaglie che vuoi! Ora è meglio che mi affretti, altrimenti rischio che mi venga soffiato il posto. Ciao e grazie ancora!». L'uomo si allontano velocemente saltellando dalla gioia. Il suo cuore divenne verde. "Ed anche questa è risolta! Vediamo se al parco trovo qualche altro cuore infranto". Daka si diresse al parco e lì, al laghetto, vide un bambino che osservava quel grande specchio d'acqua, sospirando. Il suo cuore era metà blu e metà grigio.

Daka: «Ciao! Cosa c'è che non va?»

Bambino: «Ciao.... vorrei tanto una barca telecomandata con cui poter giocare qui al laghetto del parco, ma i miei genitori non me la vogliono comprare.... dicono che costa troppo»

Daka: «Oh ma non è un problema» disse strizzando l'occhio, «ero venuta qui con l'intenzione di lasciare la mia vecchia barca telecomandata nel laghetto, ma visto che a te serve.... tienila pure tu! È un bel modello ,anche se un po' vecchio, ed ancora funzionante! Spero potrai divertiti con lei»

Bambino: «Wow veramente posso prenderla? Grazie infinite signorina! Che bello, ho una barca tutta mia, ora potrò giocare ai pirati!». Il cuore del bambino tornò ad essere completamente blu. "Che bello avere una passione così smisurata per il mare... oh ma lì chi c'è?" Daka notò un ragazzo seduto su di un'altalena, completamente da solo. "Possibile che un ragazzo così carino sia lì da solo? Scommetto che il suo cuore sarà grigio o, peggio ancora, nero. Vediamo subito.... ma che diavolo? Non c'è?!?!?!". Il cuore del ragazzo non si vedeva. Era come se non ne avesse uno. "Non è possibile.... fammi riprovare". Ma il cuore non comparve. "Mmmm è la prima volta che mi capita di far cilecca! Ma forse non dipende da me... proviamo ad ingrandire il raggio d'azione". Ora il raggio d'azione era di svariati metri e Daka poté vedere il cuore di un gran numero di gente nelle vicinanza. "Allora non dipende da me, è proprio quel ragazzo a non avere un cuore.... ma ciò è impossibile! Dovrò parlarci"

Daka: «Ciao! Che ci fai tutto solo qui, su questa altalena?»

«Ciao. Niente di particolare.... volevi andare sull'altalena? Te la libero subito, scusami» disse il ragazzo alzandosi

Daka: «No no, non intendevo questo! È che mi sembravi triste e volevo sapere se c'è qualcosa che ti turba»

«Oh no, nessun problema, grazie per l'interessamento», disse il ragazzo con il sorriso sulle labbra.

Daka: «... ad ogni modo, io sono Daka, piacere di conoscerti!»

«Io sono Valex, il piacere è tutto mio!» disse il ragazzo stringendole la mano.

Daka: «Vieni spesso in questo parco?»

Valex: «Qualche volta, quando voglio starmene per conto mio e pensare in santa pace»

Daka: «Perché qualcosa ti affligge eh? Allora prima ci ho preso!»

Valex: «Beh, tutti abbiamo dei pensieri che ci affliggono. Non vado però certo a dirli alla prima persona che passa, non è giusto ammorbare così le persone»

Daka: «E se invece diventassimo amici, ti confideresti con me?»

Valex: «Non mi confido nemmeno con i miei migliori amici, figuriamoci. È proprio un mio pensiero, non è giusto fare carico anche gli altri dei miei problemi»

"Uh, che persona nobile", pensò Daka: «Ma magari loro sono felici di aiutarti!»

Valex: «Come fai a dirlo?»

Daka: «Beh, gli amici servono anche a questo, ad aiutare nel momento del bisogno! O forse sono problemi troppo personali, magari con la tua ragazza?»

Valex: «Impossibile essendo single, eheh»

"Come fa un ragazzo simile ad essere single? Non capirò mai a fondo questo mondo....", pensò sconsolata Daka: «Sì è fatto tardi... senti, che ne diresti domani di incontrarci nuovamente in questo parco? Facciamo alle 16?»

Valex: «È per caso un appuntamento?»

Daka: «Diciamo un esperimento scientifico, eheh»

Valex: «.... ci sto, adoro gli esperimenti! Allora a domani Daka!»

Daka: «A domani Valex e dormi sereno questa notte che non mordo mica!»

Valex: «C-cosa v-vorresti dire?»

Daka: «Si vede lontano un miglio che sei nervoso, ahahah!»

I due si incontrarono anche il giorno dopo.... e quello dopo.... e quello dopo ancora. Tra i due crebbe una profonda amicizia, erano praticamente inseparabili. Daka stava provando dei forti sentimenti per quel ragazzo così dolce e gentile.... si stava pian piano innamorando. E per Valex era la stessa cosa. C'era un però: il fatto che non avesse un cuore, preoccupava enormemente Daka. Chiese allora consiglio alla sua preside Morgana.

Daka: «Signora preside, posso chiederle una cosa?»

Morgana: «Dimmi pure Daka, è per qualche corso di recupero?»

Daka: «Oh no no... si tratta di un ragazzo»

Morgana: «Una questione di cuore quindi.... ok sentiamo»

Daka: «Come lei ben sa, a me piace guardare nei cuori della gente per cercare di aiutarla. Tutti noi abbiamo un cuore, giusto?»

Morgana: «Certamente mia cara, per quanto piccolo o grande che sia tutti noi abbiamo un cuore. Perfino io ne ho uno!»

Daka: «Ecco.... io ho incontrato un ragazzo che però non ha un cuore...»

Morgana: «Impossibile! Non esistono esseri senza un cuore. Perfino gli esseri più malvagi ne hanno uno, tutto nero ma lo hanno!»

Daka: «Ma lui non lo ha... o forse sono io che non sono in grado di vederlo?»

Morgana: «... perché non me lo presenti? Inventati che sono tua zia o un qualcosa di simile... forse io riuscirò a vederlo»

Daka: «È proprio questo che volevo chiederle, la ringrazio preside!»

Il giorno dopo, le due streghe andarono ad incontrare il ragazzo.

Valex: «Ciao Daka! Chi sarebbe questa distinta signora che è con te?»

Daka: «Ciao Valex! Lei è la mia pr.... PRISCILLA! La mia zietta Priscilla! È venuta direttamente dall'america a farmi visita!»

Valex: «Piacere di conoscerla signora, io sono Valex!»

Morgana: «Ma che ragazzo educato! Ed è pure carino.... ti è andata proprio bene, non è vero Daka?»

«M-ma che vai dicendo zia!», Daka divenne tutta rossa, come anche Valex.

Valex: «Quanto si fermerà qui a Londra?»

Morgana: «Oh, non moltissimo. Domani dovrà già ripartire»

Valex: «Toccata e fuga proprio. Beh allora non perdiamo tempo! Le andrebbe di visitare la città?»

Morgana: «Mi farebbe senz'altro piacere, grazie!». "Però, è incredibilmente gentile e disponibile..... vediamo un po' che cuore hai". Morgana utilizzò i suoi poteri ma non vide nulla. «Ma questo è impossibile!» esclamò ad alta voce.

Valex: «Cosa è impossibile?»

Morgana: «Oh no nulla... pensavo a voce alta. Su andiamo, fammi strada o prode cavaliere!»

Valex sorrise mentre Daka diede un'occhiata fugace alla preside, come per dire "Visto? Te l'avevo detto!". La giornata trascorse in allegria e la preside per un giorno riprovò sensazioni che non provava da anni ormai. Ma malgrado i suoi sforzi, non riusciva comunque a vedere il cuore di Valex. A fine giornata, la preside salutò i due ragazzi con la scusa di tornare all'albergo, dicendo a Daka: «Io non mi farei troppi scrupoli comunque... a volte una piccola mancanza non è per forza una cosa negativa. In bocca al lupo!» strizzandole l'occhio. Dopo che si fosse allontanata, Valex si rivolse a Daka: «Simpatica tua zia.... forse un po' eccentrica! Cosa intendeva con quest'ultima cosa che ti ha detto?»

Daka: «Oh niente... non sono sicura di assaggiare le fragole senza la panna... ho paura che il loro gusto non mi piaccia senza la presenza della panna», "guarda te che scuse idioti devo inventare!".

Valex: «Beh, allora non ci resta che provare! Questa sera vediamoci sempre al solito posto dopo cena, ti porterò a mangiare le migliori fragole di tutta Londra!»

Daka: «Va bene, ci sto!» "Ma a me le fragole piacciono anche senza panna! Oh beh, è comunque una scusa per vederlo e stare con lui... eheh", pensò arrossendo.

Quella sera, dopo aver mangiato un enorme bicchiere di fragole, i due passeggiarono al parco. Erano entrambi timidi e nervosi, non erano mai usciti fuori di notte, senza nessuno in giro. Avevano il parco tutto per loro, un momento intimo senza precedenti.

Valex provò a rompere il ghiaccio: «Ehm, allora.... come ti son sembrate le fragole?»

Daka: «Ah, ehm... buonissime, sì! Mia zia aveva proprio ragione, eheh!»

I due ragazzi si sentirono stupidi. Daka cominciò a sentire freddo, strofinandosi le mani intorno al corpo.

Valex: «Hai freddo?»

Daka: «Un pochino...»

Valex: «Prendi il mio giubbotto»

Daka: «Ho un'idea migliore... abbracciami!»

Valex rimase inizialmente sorpreso. Con un po' di imbarazzo, riuscì ad abbracciarla. Quell'abbraccio era così dolce e caloroso... Daka non si sarebbe più staccata.

Valex: «Ora va meglio?»

Daka: «Decisamente sì....»

Improvvisamente, il cellulare di Daka squillò. "Uff... dannati scocciatori", pensò lei.

Valex: «Ti ha vibrato il cellulare, forse dovresti vedere cos'è, magari è importante»

Daka: «...sì, forse hai ragione»

La ragazza prese il cellulare e disse: «È una mail da mia zia! Vediamo cosa dice....». Lesse le poche righe molto velocemente e, una volta finito, fece cadere il cellulare ed abbracciò Valex con una foga ed una passione che quasi spaventarono il ragazzo.

Valex: «Hey hey, cosa ti prende?»

«Niente.... assolutamente niente... va tutto benissimo....» disse lei con le lacrime agli occhi.

Sullo schermo del cellulare era ancora visibile la mail appena ricevuta:

"Daka! Sono io, Morgana! Sapevi che noi streghe potevamo usufruire della tecnologia in combinazione con i nostri poteri da strega? Probabilmente no, sei ancora giovane ed inesperta... ah se studiassi di più... Comunque, non è per questo che ti ho scritto questa mail. Ti mando in allegato una foto presa da Google Earth, dove si vede chiaramente l'Inghilterra e.... beh, avrai già capito. Non lasciartelo scappare.

La tua preside.

Morgana"


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