giovedì 11 luglio 2013

I Tre Demoni Bianchi - capitolo 9

CAPITOLO 9: LA TRAPPOLA

Dopo un'ora abbondante di cavalcata, ecco intravedere lo sconfinato deserto di Bruna.

Leonora: «Dannazione, non siamo ancora arrivate e già sento un caldo infernale»

Kate: «E non ci siamo portate nemmeno molta acqua.... come faremo?»

Titania: «Possibile che il caldo vi abbia già dato alla testa? Leonora, sei una maga....»

Leonora: «Ah già, che sciocca! GELUM REPAGULA!»

Una coltre di aria gelida circondò le ragazze ed i loro cavalli.

Kate: «Aaaahhhh, ora va molto meglio!»

Titania: «Muoviamoci, lo Sfingeleone si trova proprio nel mezzo del deserto. Spero che i cavalli ce la facciano a resistere»

Diablo sbuffò come per dire "ma per chi mi hai preso? Certo che ce la faccio!". Cominciò la lunga cavalcata verso la tana dello Sfingeleone. Il deserto di Bruma era un luogo inospitale: senza acqua, senza vita. Faceva così caldo che non crescevano nemmeno piante grasse. Era solo un saliscendi di dune. Dovettero fare diverse soste perché Luna non ce la faceva a tenere il passo in quel terreno così accidentato, un paio di volte rischiò anche di cadere.

Kate: «Ma non siamo ancora arrivate? La povera Luna non ce la fa più»

Titania: «Sssshhhh.... ho sentito un rumore»

L'unico rumore che si sentiva era il lieve spirare di un vento caldo che smuoveva un po' di sabbia. Diablo cominciò ad essere irrequieto. «Presto, via di qui!» disse Titania, cavalcando verso una duna particolarmente alta. Leonora seguì la sorella, mentre la povera Kate rimase indietro a causa della spossatezza di Luna. In quel preciso momento, la sabbia si aprì sotto le zampe della cavalla e le due vennero inesorabilmente inghiottite. Titania in sella a Diablo si avvicinò a quella voragine e vi saltò dentro, lasciando il cavallo sul bordo. Dopo pochi secondi, un urlo straziante ruppe il silenzio del paesaggio. Luna e Kate vennero sbalzate fuori dalla voragine, mentre una grossa creatura dall'aspetto di uno scarafaggio ma con una coda e delle zampe da leone e dei capelli come quelli di una sfinge, fuoriuscì dimenandosi ed urlando dal dolore. Sulla schiena della creatura vi era Titania, che aveva conficcato il suo spadone nella carne del mostro. «Kate, allontanati e prendi posizione. Leonora, comincia ad usare i tuoi attacchi magici. Io lo colpirò direttamente da qui su. Buttiamo a terra questo bestione! E mi raccomando.... occhi aperti, sapete a cosa mi riferisco»

«RICEVUTO!» dissero all'unisono le altre due.

Lo Sfingeleone uscì completamente dalla sabbia. Non era poi così grosso come si supponeva. Aveva però artigli affilati e delle lunghe zanne che fuoriuscivano dalla bocca.

«Ma che razza di animale sei?» disse Titania mentre per non cadere si reggeva al suo spadone conficcato nella carne del mostro.

Leonora: «GELIDUS INFERI!»

La sabbia sottostante lo Sfingeleone si raffreddò all'istante, congelandosi e congelando anche le zampe del mostro.

Titania: «Finalmente ti sei fermato. Ottimo lavoro Leonora. Ed ora diamogli il colpo di gra...»

La bestia si liberò facilmente dalla morsa di ghiaccio e riprese a dimenarsi, facendo quasi cadere Titania dal suo dorso.

Leonora: «Ma... è impossibile! Come ha fatto a liberarsi così presto?»

Titania: «Temo che sia a causa delle temperature.... se il giorno in questo deserto fa un caldo infernale, di notte la temperatura deve abbassarsi così tanto fino a ghiacciarne la superficie. Ecco perché non ci sono piante né altre forme di vita. Questo Sfingeleone è l'unica creatura che vive in questo territorio, avrà sviluppato delle caratteristiche particolari di resistenza alle basse ed alte temperature»

Leonora: «Quindi se non posso colpirlo con il fuoco o con il ghiaccio... mi rimane il fulmine!»

Titania: «Aspetta prima di colpirlo, non vorrei trovarmi ancora qui sopra e venire folgorata!»

Leonora: «Mi hai preso per una stupida? Intanto carico il colpo, voglio colpirlo con un incantesimo bello potente....»

Titania: «Va bene... ah, quanto si dimena. Devo farlo calmare altrimenti rischi di mancarlo»

Leonora: «Ho un'idea! Lascia la tua spada conficcata nella sua schiena, la userò come conduttore!»

Titania: «Ottima idea! Aaaaahhhh, stavo per cadere. ADESSO MI HAI PROPRIO SCOCCIATO!». La ragazza spiccò un balzo fino ad arrivare alla testa ed assestò un sonoro pugno sulla testa del mostro che, stordito, si calmò. Successivamente Titania saltò via dalla bestia ed urlò: «ORA LEONORA!»

Leonora: «Annienta i miei nemici con la tua furia divina... PUNICEUS FULGUR!»

Il cielo sopra lo Sfingeleone divenne cupo: grosse nuvole apparvero dal nulla e cominciarono ad accatastarsi. Un grosso fulmine scarlatto si materializzò da quelle nuvole e si scagliò inesorabile sullo spadone di Titania, propagandosi per tutto il corpo del mostro.

«È IL TUO TURNO KATE!» urlò Titania.

 Non molto lontano da lì, in una duna solitaria, Kate stava osservando la situazione, guardandosi nel frattempo intorno, in cerca di questo fantomatico nemico. "Come fanno anche solo minimamente a pensare che sia Marcus il colpevole di tutto... mah, forse avranno capito tutto e sono semplicemente gelose.... Ah il segnale di Titania, tocca a me!". La ragazza stava facendo uno dei suoi ragionamenti, portandola a distrarsi. L'amore le aveva proprio dato alla testa. Ma ora toccava a lei finire la bestiaccia: "Una sola freccia alla testa dovrebbe bastare. Devo concentrarmi, non posso sbagliare... il bersaglio è anche immobilizzato grazie alla magia di Leonora. Devo stare calma, non è la prima volta.... perché sono così agitata? Che mi succede?»

«ALLORA KATE, TI VUOI MUOVERE?» incitò Titania.

"Ecco ecco! Odio quando mi mettono fretta! Allora, un bel respiro profondo, contiamo fino a tre..... uno.... due...."

Kate scoccò la freccia che però prese tutt'altra direzione, andando dritta verso Titania.

Leonora: «Titania, attenta!»

Titania afferrò la freccia al volo, bloccandola a pochi centimetri dal suo naso: "MA CHE STA COMBINANDO QUELLA SCEMA? DOPO FACCIAMO I CONTI!" pensò furibonda. Mise due dita in bocca e fischiò per richiamare Diablo che corse subito da lei. La ragazza montò in sella al volo ed insieme cavalcarono verso una zampa della bestia che nel frattempo si era ripresa dal colpo di Leonora. Con la sua coda colpì la maga, che si attaccò ai peli della stessa, urlando: «FATEMI SCENDEREEEEE, MI VIENE DA VOMITAREEEE». Nel frattempo, Diablo con una serie di salti si arrampicò sulla zampa dello Sfingeleone, arrivando sul suo dorso. «Andiamo Diablo, facciamola finita!». Il cavallo corse in direzione della spada che Titania afferrò senza fermarsi e, successivamente, si diresse verso la testa del mostro che provò un sospiro di sollievo non avendo più quello spadone conficcato nel dorso. «Questo è stato il tuo ultimo sospiro!», all'altezza del collo, Titania saltò via da Diablo ed atterrò sulla testa della bestia, conficcandole lo spadone direttamente nel cervello. Lo Sfingeleone si accasciò a terra esanime. Leonora poté scendere a terra, frastornata come non mai. Titania estrasse lo spadone dalla testa del mostro, salì in sella a Diablo e, rivolgendosi a Leonora, disse: «Prendi Fenrir ed andiamo da Kate, IMMEDIATAMENTE!». Leonora non aveva ancora piena padronanza dei suoi arti, ma riuscì comunque a montare in sella a Fenrir ed a seguire Titania.

Arrivate sulla duna dove si era appostata Kate, notarono che Luna era irrequieta. Avvicinandosi ancora di più alla cavalla, videro Kate a terra, immobile.

Titania: «Alzati, non è il momento di riposare! C'è mancato poco che compromettessi l'esito della missione. Mi spieghi cosa ti passa per la testa? EH? ED ALZATI MALEDIZIONE!»

Kate non mosse un muscolo.

Titania: «Non sperare di cavartela in questo modo, non sei più una bambina e...»

Leonora: «ASPETTA TITANIA, GUARDA LI'!». La ragazza indicò la gamba di Kate: c'era un piccolo graffio che però aveva dato origine ad un grosso gonfiore che non accennava a diminuire. A pochi centimetri nelle vicinanze, un rarissimo esemplare di 'scorpione dorato' si aggirava tranquillamente. «Quello è un esemplare di scorpione dorato.... è già raro di suo, non può trovarsi qui, nel modo più assoluto. Poche gocce del suo veleno sono in grado di addormentare un elefante, mentre una dose più massiccia può arrivare ad uccidere una balena adulta! Per fortuna Kate è stata presa solamente di striscio, ma anche a giudicare dal gonfiore sulla gamba, ha assorbito troppo veleno per un essere umano giovane come lei. Rischia di morire se non la curiamo subito!»

«Beh, tutto qui? Doveva essere questa la trappola? O voi siete cadute nella mia? Uhuhuh», una voce proveniente da una duna molto alta e poco distante da loro attirò l'attenzione delle due sorelle. La sagoma di un individuo si ergeva sulla cima della duna. Avendo il sole contro però, le ragazze non erano in grado di vedere la sua identità. Potevano capire solamente dal tono di voce che si trattasse di un individuo maschile.

Titania: «Chi sei tu, maledetto!»

«Sono solo uno che si annoia, tutto qui» rispose il misterioso individuo.

"Allora non mi sbagliavo.... c'è veramente qualcuno che ci vuole morte. Ma perché? Perché questo accanimento?" pensò Titania.

Leonora: «Sei stato tu a portare qui questo esemplare di scorpione dorato?»

«Forse sì, forse no, chi lo sa....» rispose divertito.

«SMETTILA DI FARE L'IDIOTA!» tuonò Titania. La sua voce risuonò per tutto il deserto. «Non capisco come tu abbia fatto a prendere alla sprovvista mia sorella, ma ti assicuro che la pagherai molto cara»

«Beh è stato facile, mi è bastato celare lo scorpione dorato nell'ombra grazie alla mia magia. In questo modo la ragazza non ha potuto avvertirne la presenza ed è stata punta, proprio nel momento di scagliare la freccia! Ironia della sorte la freccia è andata proprio nella tua direzione»

Titania: «Quindi ci hai spiate»

«Ho visto tutto il combattimento contro quel bestione, aspettando il momento adatto per intervenire». il misterioso individuo non sembrava spaventato da Titania che ribolliva di rabbia. «Vi consiglio di portarla subito da qualche medico, prima che sia troppo tardi.... uhuhuh» detto questo, l'individuo schioccò le dita e sparì nel nulla.

Titania: «Giuro che me la pagherà....». La ragazza stringeva i pugni con rabbia.

Leonora: «Non c'è tempo per farsi prendere dalla collera, dobbiamo portare nostra sorella da un medico!». Allungò una mano verso lo scorpione dorato, congelandolo all'istante. Prese successivamente il cubetto di ghiaccio e lo mise in una sacca: «Questo ci sarà utile per creare un antitodo. Ed ora muoviamoci!». Leonora saltò in sella a Fenrir, mentre Titania adagiava il corpo di Kate su Luna, legandola bene facendo in modo che non potesse cadere. «Conto su di te Luna, non mi deludere» disse la ragazza guardando negli occhi la cavalla.

Luna: «HHHHHIIIIII!»

Titania, montando in sella a Diablo, disse: «Dirigiamoci subito verso Cornelia, la città imperiale. Lì troveremo senz'altro un medico in grado di curare Kate. Non abbiamo tempo da perdere.... siate veloci come il vento!». Detto questo, il gruppo partì alla volta della città imperiale Cornelia.

La dura lotta contro il tempo ha avuto inizio.

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